Giuseppe Migliore - Avvocato Penalista Roma

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Ricettazione

Con il reato di ricettazione viene punita, con la pena della reclusione da due a otto anni e della multa da Euro 516 a 10.329, la condotta di chi acquisti, riceva e occulti denaro o cose provenienti da un delitto (o comunque si intrometta per farli acquistare, ricevere od occultare) al fine di procurare a sé o ad altri un profitto.

Per l’integrazione del reato è necessario che l’agente non sia responsabile del reato presupposto (ovvero il delitto dal quale provengono le cose o il denaro illecito), poiché il delitto di ricettazione è punibile solo fuori dai casi in cui l’agente sia concorso nel reato presupposto.

Dal punto di vista oggettivo il reato risulta integrato dall’avvenuto possesso o disponibilità di un bene o di denaro proveniente da delitto; quindi la nozione di “acquisto” non deve essere intesa in senso strettamente tecnico – giuridico, bensì ricomprende qualsiasi atto che sia idoneo a trasferire il bene illecito nella sfera patrimoniale o di disponibilità del soggetto agente.

Il reato presupposto deve essere necessariamente un delitto, essendo esclusa l’integrazione del reato di ricettazione nel caso il reato presupposto sia classificabile come contravvenzione.

Il delitto di ricettazione è caratterizzato dal fine di profitto, che deve necessariamente animare la condotta del soggetto agente; quanto alla nozione di profitto questo può consistere in qualsiasi interesse, vantaggio o utilità (anche di carattere non patrimoniale) che possa derivare al reo dal possesso del bene o del denaro illecito.

La pena sarà aumentata qualora si tratti di denaro o cose che derivino da delitti quali la rapina, il furto o l’estorsione aggravate da particolari circostanze; qualora invece il fatto sia di particolare tenuità la pena sarà la reclusione fino a sei anni e della multa fino ad Euro 516.

E’ importante sottolineare come il delitto sarà integrato ugualmente anche se l’autore del delitto da quale provengono le cose o il denaro (reato presupposto) venga dichiarato non punibile o non imputabile o quando manchi una condizione di procedibilità per il reato presupposto.

Il reato di ricettazione è procedibile d’ufficio e la competenza a giudicare tale delitto è attribuita al Tribunale in composizione monocratica.

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