Giuseppe Migliore - Avvocato Penalista Roma

Come fare per


Come fare una querela per diffamazione

La difesa dell’onore e della reputazione di ognuno di noi è un tema molto sentito, soprattutto negli attuali tempi, in cui la comunicazione di massa e la facilità di diffusione delle notizie e delle opinioni sono in grado di amplificare a dismisura eventuali offese all’onore ed alla reputazione.

Può accadere infatti di ritenere che la propria reputazione sia stata lesa da un’opinione, un giudizio, un articolo di giornale, un post o un commento su un social network, etc., e di avere la necessità di capire come fare a presentare una querela per diffamazione.

E’ importante precisare innanzitutto che il reato di diffamazione è procedibile a querela di parte, per cui, al fine di instaurare un procedimento penale nei confronti dell’offensore, sarà necessario presentare una querela, ovvero sia un atto formale (che può essere in forma scritta o orale) con il quale la persona offesa dal reato manifesta alle Autorità (Forze dell’Ordine o Procura della Repubblica) la volontà che il colpevole sia perseguito e punito penalmente.

Deve essere ricordato che la vittima del reato avrà tre mesi di tempo per sporgere la querela per diffamazione, termine decorso il quale si perderà il diritto di agire penalmente a tutela della propria reputazione (ben potendosi comunque instaurare un’azione civile per ottenere un risarcimento del danno); il termine trimestrale per la proposizione della querela per diffamazione decorrerà non dal momento del fatto, bensì dal momento in cui la vittima del reato abbia avuto effettiva conoscenza dell’offesa ricevuta.

Qualora si decida di sporgere una querela per diffamazione la scelta consigliabile è quella di rivolgersi immediatamente ad un avvocato esperto e competente nel campo del diritto penale, affinché questi possa redigere la querela che poi la persona offesa potrà depositare alle Autorità; l’atto di querela per diffamazione assume infatti una particolare importanza, essendo l’atto dal quale prenderanno le mosse le successive indagini del Pubblico Ministero, e pertanto è preferibile che venga redatto da un professionista che possa esporre i fatti nella loro migliore veste giuridica.

Ad ogni modo la persona offesa potrà scegliere di presentare la querela personalmente e senza ausilio di legale, sia in forma orale (presentandosi alle Forze dell’Ordine) sia in forma scritta, redigendo un atto scritto da depositare alle Autorità.

Qualsiasi sia la scelta (rivolgersi ad un legale o procedere personalmente in forma scritta o orale) è bene ricercare e produrre già in questa fase tutta la documentazione che si ritiene utile al fine di provare la diffamazione subita, di modo che il Pubblico Ministero possa già contare su tali elementi e possa già avere un quadro chiaro dei fatti esposti (ad esempio fornire copia dell’articolo di stampa diffamatorio, o del post o commento offensivo apparso sul social network, etc.).

Nel fare la querela per diffamazione sarà inoltre necessario esporre in maniera completa ed esaustiva il fatto, ponendo altresì l’accento sulla portata offensiva della condotta diffamatoria; infatti, anche dal punto di vista di un futuro risarcimento dei danni per la diffamazione subita, la diffusione dell’offesa, nonché il contesto e l’ambito nel quale è stata proferita, saranno elementi che contribuiranno ad una quantificazione di un eventuale risarcimento danni, oltre che a determinare la gravità del reato, in termini puramente penali e di pena da infliggere.