Giuseppe Migliore - Avvocato Penalista Roma

Prescrizione


Prescrizione Reato Appropriazione Indebita

Anche l’appropriazione indebita, come quasi ogni reato, è soggetto a prescriversi, ovvero sia ad estinguersi decorso un determinato lasso di tempo dal momento della sua commissione se prima non sia pronunciata una sentenza di condanna irrevocabile.

Nel nostro Ordinamento penale infatti solo i reati che – anche per l’effetto di possibili aumenti di pena per le circostanze aggravanti – sono punibili con la pena dell’ergastolo non sono soggetti alla prescrizione.

TEMPI PRESCRIZIONE BREVE REATO APPROPRIAZIONE INDEBITA

E’ bene precisare che il termine di prescrizione del reato comincia a decorrere dal momento in cui quest’ultimo viene commesso (per i reati consumati) oppure dall’ultimo atto esecutivo del colpevole (nel caso di reato tentato) oppure dal momento in cui è cessata la permanenza del reato (nel caso dei reati permanenti, ovvero quei reati in cui la consumazione perduri nel tempo, come nel tipico caso del sequestro di persona).

In linea generale il termine di prescrizione è pari alla pena massima stabilita per il reato in contestazione. A tal fine non debbono essere conteggiati i possibili aumenti o le possibili diminuzioni di pena per l’applicazione di circostanze aggravanti o attenuanti; unica deroga è fatta per le cosiddette circostanze aggravanti speciali o ad effetto speciale (che sostanzialmente comportano un aumento di pena superiore al canonico un terzo di pena) che invece vengono computate per determinare il tempo di prescrizione del reato.

In ogni caso, quale che sia la pena massima stabilita per il reato da giudicare, una clausola di chiusura dispone che i delitti non possano prescriversi decorso un termine inferiore ai sei anni, mentre per le contravvenzioni il termine minimo è di quattro anni.

Quello appena esposto è il termine di prescrizione cosiddetto breve, ovvero sia quello che si applica nel caso in cui non vi siano stati atti interruttivi.

ATTI INTERRUTTI ED EFFETTI SULLA PRESCRIZIONE DEL REATO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA

Gli atti interruttivi, formalmente elencati nell’articolo 160 del Codice Penale, si sostanziano in atti e cadenze processuali al verificarsi dei quali il termine di prescrizione si interrompe, ricominciando a decorrere da capo dal momento dell’interruzione.

Tuttavia, salvo casi particolari, la sussistenza anche di più atti interruttivi non potrà comportare un aumento del termine di prescrizione superiore ad un quarto dello stesso.

Oltre all’istituito dell’interruzione della prescrizione anche quello della sospensione del termine di prescrizione potrà comportare un aumento del tempo necessario per l’estinzione del reato.

Il termine di prescrizione sarà infatti sospeso nei casi in cui vi sia una sospensione del processo, del dibattimento oppure dei termini di custodia cautelare, così come nel caso in cui vi sia un rinvio delle udienze dovuto a ragioni di impedimento a comparire dell’imputato e del difensore. In tali ipotesi il termine di prescrizione ricomincerà a decorrere dal momento in cui cessa la causa che ha determinato la sospensione.

Una recente riforma ha inoltre imposto che il decorso della prescrizione rimanga sospeso – per un tempo non superiore ad un anno e sei mesi – nel lasso di tempo intercorrente tra la scadenza del termine di deposito della sentenza e la pronuncia della sentenza del grado processuale successivo.

Definiti in linea generale i principi regolanti l’istituto della prescrizione, occorre scendere nel particolare per stabilire quale sia il tempo di prescrizione del reato di appropriazione indebita.

Sotto il profilo della pena di carattere detentivo il reato di appropriazione indebita è punito con la reclusione fino a tre anni.

Talché il tempo necessario per la cosiddetta prescrizione breve del reato di appropriazione indebita sarà di sei anni, visto che l’appropriazione indebita è un delitto (e quindi il termine minimo di prescrizione, quale che sia la pena stabilita per il delitto, non può essere inferiore ai sei anni).

Qualora invece nella vicenda processuale siano intervenuti atti interruttivi il termine ordinario di prescrizione (come detto di sei anni) potrà subire un aumento massimo nella misura di un quarto, con un tempo necessario a prescrivere il delitto di appropriazione indebita che quindi nel massimo sarà pari a sette anni e sei mesi.

Eventuali lassi temporali coperti da cause di sospensione del corso della prescrizione dovranno essere detratti, in misura analoga a quanto avviene per ogni altro reato.

Per individuare il momento in cui il termine di prescrizione del reato di appropriazione indebita inizia a decorrere è opportuno identificare il momento consumativo del reato, ovvero sia il momento in cui lo stesso è stato portato a compimento.

Nel reato di appropriazione indebita il momento consumativo è fissato nell’attimo in cui il colpevole si appropria della cosa o del bene posseduto, comportandosi in contrasto con le ragioni ed i limiti del suo possesso del bene, agendo sullo stesso come ne fosse il proprietario (con un atto che in termini tecnici denota una cosiddetta interversione del possesso).

Qualora il reato di appropriazione indebita si sia invece verificato sotto forma di tentativo (e quindi non sia stato portato a compimento) la decorrenza del termine di prescrizione avrà luogo a partire dall’ultima azione compiuta dal reo in esecuzione del delitto programmato.

In ogni caso, poiché le regole in materia di prescrizione sono complesse e prevedono deroghe in casi particolari, per sapere quando reato di appropriazione indebita si prescriverà con esattezza, sarà opportuno rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto penale, affinché questi possa prendere visione di tutte le specificità e particolarità del caso concreto per fornire una risposta certa e sicura.