Giuseppe Migliore - Avvocato Penalista Roma

Approfondimenti


Omicidio colposo

L’articolo 589 del Codice penale punisce, con la reclusione da sei mesi a cinque anni, il soggetto che, per colpa, cagioni la morte di un uomo.

Nell’ambito del Diritto penale un delitto è colposo quando il suo verificarsi è contro l’intenzione del soggetto: egli non voleva che si verificasse quel determinato evento dannoso (in questo caso la morte di un uomo), ma ha determinato l’evento agendo con negligenza, imprudenza o imperizia, oppure violando delle specifiche norme di Legge, dettate proprio al fine di scongiurare che si verifichino fatti come quello accaduto.

Anche nel caso in cui l’evento fosse stato previsto e l’agente abbia comunque agito nella convinzione di riuscire ad evitare che si verificasse, il reato rimarrà colposo (il soggetto risponderà di cosiddetta colpa cosciente, più grave rispetto alla colpa semplice); qualora invece, pur prefigurandosi la possibilità che l’evento si potesse verificare, il soggetto abbia comunque agito, accettando consapevolmente tale rischio, egli risponderà del delitto a titolo di cosiddetto dolo eventuale.

Frequente è il caso di imputazione di Omicidio colposo elevata a carico di medico (o sanitario) che abbia determinato il decesso del paziente con condotta colposa, derivante dalla mancata o imperfetta applicazione dei protocolli sanitari o delle regole tecniche tipiche della professione medica: è questo l’ambito che generalmente viene definito “Colpa medica” o “Malpracties”.

La Legge stabilisce una circostanza aggravante, che si applica agli omicidi colposi commessi con violazione delle norme in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro: in tali casi la pena sarà della reclusione da due a sette anni.

E’ questo il caso del decesso del lavoratore, cagionato dalla mancata applicazione di norme in tema di sicurezza sul lavoro e prevenzione degli infortuni, ipotesi che la Legge punisce in maniera più grave rispetto agli ordinari casi di Omicidio colposo.

Per gli omicidi colposi determinati dalla violazione di norme in tema di circolazione stradale il Legislatore ha recentemente introdotto un’autonoma disciplina (Omicidio colposo stradale), dettata in via speciale per tali ipotesi.

Se dal fatto derivi la morte o il ferimento di più persone si infliggerà la pena prevista per la più grave delle violazioni, aumentata sino al triplo, ma con una pena massima di quindici anni di reclusione.