Giuseppe Migliore - Avvocato Penalista Roma

Approfondimenti


Quanto dura un processo penale

Una delle domande a cui più spesso l’avvocato penalista si trova costretto a rispondere è: quanto dura un processo penale ?

Infatti costituisce ormai fatto notorio, entrato nel comune patrimonio di conoscenza di ogni cittadino (almeno per “sentito dire”), che la durata di un procedimento penale sia mediamente lunga.

Tuttavia non è possibile stabilire o prevedere a priori quanto durerà un processo penale, poiché ciò dipenderà da molteplici fattori, che nella quasi totalità sfuggono al controllo del soggetto sottoposto al procedimento penale ed al suo difensore.

Vi è infatti da premettere come lo stesso procedimento penale avrà una durata diversa a seconda del Tribunale in cui sarà celebrato; esistono infatti Tribunali meglio organizzati (sia dal punto di vista delle prassi operative che dal punto di vista dell’adeguatezza delle risorse a disposizione) nei quali un processo potrà essere celebrato in tempi sensibilmente inferiori rispetto ad altri Uffici Giudiziari.

Allo stesso modo il tipo di procedimento penale da celebrare influirà in modo sensibile sulla durata dello stesso: processi particolarmente complessi o relativi a fatti gravi, con molti imputati e molti capi d’accusa, oppure nei quali sarà necessario ascoltare un gran numero di testimoni o svolgere perizie particolarmente lunghe o complicate, avranno certamente una durata maggiore di altri.

Un elemento capace di influenzare in maniera decisiva e certa la durata del procedimento penale è l’eventuale sottoposizione dell’imputato a misure cautelari; infatti se l’imputato è sottoposto a restrizione della propria libertà personale, il procedimento a suo carico avrà una “corsia preferenziale” che ne renderà lo svolgimento più celere. Questo innanzitutto perché la restrizione della libertà del soggetto giustifica tempi di rapida definizione della vicenda, ed inoltre perché le misure cautelari hanno delle scadenze, oltrepassate le quali perdono la loro efficacia (con liberazione dell’imputato).

Al di là dei fattori appena menzionati è ovvio che il procedimento penale, avendo più gradi di giudizio, avrà una durata maggiore se la sentenza di primo grado o di secondo grado verrà impugnata; allo stesso modo la scelta dell’imputato di fasi giudicare con rito abbreviato, oppure di patteggiare la pena (patteggiamento) ridurranno sensibilmente la durata del procedimento penale.

Come visto la maggior parte di tali variabili sfuggono al controllo ed alla previsione dell’imputato e del suo difensore, motivo per cui è molto difficile azzardare ipotesi in ordine a quanto possa durare il procedimento penale.

Tuttavia vi è un punto fermo che segna il limite massimo di durata del procedimento penale: il termine di prescrizione del reato.

E’ noto infatti come ogni reato (salvo eccezioni per reati gravissimi che possono comportare la pena dell’ergastolo) sia soggetto a un termine di prescrizione, decorso il quale - senza che venga pronunciata una sentenza definitiva - il reato sarà estinto.

Quindi il termine di prescrizione è il limite massimo di durata del procedimento, perché il suo spirare determinerà l’estinzione del reato e la conseguente chiusura (in qualsiasi fase ci si trovi) del procedimento penale.